Il 23 settembre 2009, in una mia seconda lettera raccomandata che inoltrai all'attenzione del Commissario Straordinario per l'Expo 2015, Letizia Moratti, era compreso anche un mio progetto legato agli aspetti della comunicazione, attinente il tema affrontato da questo prestigioso evento, ossia: la fame nel mondo.
A) Di seguito una bozza grafica del mio progetto.
LE   UNICHE   ARMI
DI   CUI   L'UMANITA' ABBIA   BISOGNO:

NAVI DI CIOCCOLATA, CARRARMATI DI FORMAGGIO,
BOMBARDIERI DI PANE;
BOMBE DI LATTE.
(da tenere conto, che foto e/o video professionali avrebbero tutti gli strumenti per esaltarne gli effetti, compreso il fatto di non richiedere la specifica dei materiali di cui sono composti i vari armamenti, presenti nella mia figura)
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B)
Tra le soluzioni che suggerii anche: la possibilità di dare vita ad un video dove, nel finale, due fratellini, o due o più bambini di nazionalità diversa, dopo aver giocato alla guerra con i vari pezzi, si metteranno a mangiarli, ridendo e scherzando.
C) Qualora tale pubblicità avesse trovato attuazione e successo, suggerii anche che una parte degli stuzzichini, serviti in occasione di alcune cerimonie dell'Expo 2015, avrebbero potutoo richiamare le forme viste, ad ulteriore monito e ricordo per i grandi della terra.
In merito a più sopra, sottolineo, ancora, come l'apprezzata opera "This is not a game", presentata successivamente (rispetto alle mie) alla Biennale di Venezia nel giugno 2011 (fonte: La Nazione del 02/06/2011), che mostra sostanzialmente due mani che giocano con soldatini e carrarmati, mi pare presenti una qualche analogia con le mie soluzioni e principi di cui ho detto.
Nel mio caso, in particolare, ricorrendo ad armamenti commestibili, e a differenza di quanto proposto e presente nell'opera presentata successivamente alla Biennale di Venezia 2011, ho voluto sottolineare l'aspetto cruciale che i soldi investiti in armamenti sarebbe opportuno investirli diversamente, ad esempio nell'alimentazione.
Nell'ipotesi poi del video che ho suggerito sottolineavo, anche, come la guerra fosse divertente giusto finchè rimane confinata nell'ambito del gioco.
In un'altra parte del sito noterete, anche, come un'altra mia intuizione potrebbe aver preso posto in qualche modo nella Biennale di Venezia 2011 (questa almeno sembrava essere l'intenzione manifestata all'interno di un servizio del TG1).
Un'ultima osservazione è che in caso di attuazione delle mie soluzioni, riferite all'Expo 2015, non avanzai nessuna richiesta economica, se non il riconoscimento della paternità delle opere e, nel caso del museo, un piccolo spazio al suo interno, ove poter esporre i miei lavori.
D)
Vista la possibilità che alcuni miei lavori di concezione materiale e scultorea (presenti per ora nella mia sola immaginazione, non essendo uno scultore) possano, forse, ritenersi una forma d’arte, ricordo come sempre all’interno della II documentazione che inoltrai al commissario straordinario per l’Expo 2015 (in un passaggio dell’allegato E), sottolineai anche come sarebbe stato mio desiderio dare vita a mie idee di sculture, a mio avviso interessanti e singolari, che sarebbero state in grado di richiamare attenzione e, di conseguenza, di aumentare il valore economico dei fondi commerciali e degli stabili situati nella via interessata dalla loro eventuale collocazione e il fatturato degli esercizi lì ubicati.
A fronte di un investimento di una data somma di denaro, i benefici attesi sarebbero stati, a mio avviso, di gran lunga superiori.
Un esempio di bozza di una mia opera, che autenticai preventivamente, e che figurava già nelle documentazioni che inoltrai all'allora Commissario Straordinario dell'Expo 2015 (e p.c. al P.d.r.) era il seguente:
(disponibile anche nella versione
dedicata al calzino, con la variante:
- Or che nessuno più ti vuole tra i piedi ..-)
Una penultima osservazione è che sono molti gli artisti (compreso il più noto) che non realizzano direttamente le loro opere, ma ne fanno semplicemente disegni e bozzetti, che terzi realizzano.
Ancora, osservo che nella mia città un percorso che potrebbe ospitare le mie opere potrebbe essere via del Torretto, che unisce Piazza Verdi a Piazza Sant’Agostino. Una di queste piazze, tra l'altro, potrebbe ospitare una mia singolare trasmissione televisiva, che ho concepito, e sulla quale per il momento non mi soffermo.
E)
A proposito di trasmissioni televisive, già nel 2005, avevo ideato e autenticato l'opportunità di dare vita a trasmissioni politiche con almeno tre intervistatori: uno di destra; uno di sinistra e un uomo comune, "preso della strada". Anni dopo sono cominciati a sorgere programmi con due moderatori, sino ad arrivare al piacevole ed interessante programma del 2011 ("in onda") trasmesso su La 7, il cui slogan e formula vincente era proprio quello di essere: "l'unico programma con l'opposizione dentro" e che, anch'esso, poggiava molto sul parere della gente comune, a partire dalla loro presenza negli spot della loro prima edizione.
F)
Sempre con riferimento ad una trasmissione televisiva, da segnalare come la scelta di una nota rete televisiva di procedere, una volta concluso il dibattito tra politici, alla verifica delle informazioni fornite
(denominato da loro fact checking), l'avevo, già, in buona misura ipotizzata ed autenticata oltre quattro anni prima ricorrendo a due misuratori: un "Affidometro" e un "Realizzometro".
Dove il primo avrebbe tenuto conto e aggiornato costantemente nel tempo il livello di correttezza delle informazioni fornite dal politico interessato, o anche di altro soggetto, ad esempio un personaggio dello spettacolo. Mentre il secondo avrebbe tenuto conto del livello di realizzazione delle promesse via via formulate.
G)
Da segnalare ancora, sempre con riferimento ad aspetti televisivi, come il 13 maggio 2010 avevo già autenticato la possibilità per i lavoratori che durante la settimana lavorano e risiedono fuori casa di usufruire dello stesso contratto Sky, di cui godono nella dimora familiare, versando semplicemente una piccola differenza aggiuntiva.
Soluzione che ricorda, in parte e a mio avviso, il successivo servizio “Skygo”, introdotto dall'omonimo network a partire solo dal 2012 (quindi quasi due anni dopo la mia autentica) e che offre la possibilità di sfruttare il contratto Sky anche in mobilità.
Da notare che la mia soluzione resta comunque, tuttora ed in qualche modo, attuabile, perchè un conto è vedere i servizi SKY su tablet o smartphone, un conto è vederli su una tv da 50 pollici.
Sono anche certo che se Sky, o altra emittente similare, deciderà di impiegare la mia soluzione mi riconoscerà, comunque, un premio adeguato ai profitti da essa generati.
H)
Rimanendo nell'ambito della televisione segnalo come, da molto tempo (così come ho anche autenticato più di recente), ritengo che il Presidente della Rai debba essere eletto dagli abbonati, in occasione del rinnovo del canone, mediante, quindi, l'indicazione del nominativo scelto (tra alcuni candidati disponibili) sul bollettino di pagamento.
In merito, è da segnalare che, successivamente, in un'intervista pubblicata sulla seconda pagina del quotidiano La Nazione del 18 dicembre 2011, un ex Direttore Rai lanciò l'idea che i cittadini potessero eleggere, contestualmente al pagamento del canone Rai, e quindi tramite bollettino, un consiglio di utenti abbonati, volto ad affiancare il Presidente e il Direttore Rai nella gestione dell'azienda.
Quindi, una soluzione per certi versi simile a quella mia, che autenticai già in precedenza, dato che paiono identici: sia lo strumento di scelta previsto per i cittadini (ossia il bollettino con cui pagano il canone), sia il fine ultimo di tali iniziative, che è attribuire maggiore potere agli abbonati d'incidere sulle sorti e sulla programmazione dell'azienda Rai.
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segue il link al tagliando che documenta
l'invio di una mia seconda raccomandata
all'attenzione dell'allora sindaco
Moratti (che era anche il Commissario
Straordinario per l'Expo 2015), in cui,
oltre a riproporre il mio progetto
di museo, ne presentai di nuovi,
tra cui quelli esaminati sopra
segue il link all'allegato B, della
seconda raccomandata che inviai, al
Commissario straordinario per l'EXPO,
in cui è possibile scorgere i miei
suggerimenti di cui ho parlato sopra
ai punti: a, b, c (ivi inclusi: le
idee quindi, per uno spot video e
quella riferita agli stuzzichini
a forma di armamenti, da servire
in occasione dell'inaugurazione)
come ho già anticipato, l'opera che
si può scorgere più sotto, nel riquadro
piccolo a sinistra, intitolata: "This is
not a game", è stata presentata, alla
Biennale di Venezia nel corso del 2011.
In un periodo quindi molto successivo alla
presentazione delle mie opere viste più sopra
segue il link alla ricevuta
d'invio della mia I raccomandata
all'allora Commissario Straordinario
dell'Expo 2015 (che era anche Sindaco
di Milano) che in quella prima
occasione includeva invece solo il mio
progetto di un Museo del Buonumore
segue il link alla gentile lettera
di risposta che ho ricevuto da parte
del Comune di Milano
seguono i links al progetto
di due pagine che inoltrai
la prima volta all'allora
Commissario Straordinario
dell'Expo 2015, dove, al termine
della prima pagina, è visibile la
bozza della mia opera dedicata
alla mutanda (o al calzino)
del condomino ignoto
 
segue il link ad una mia autentica del
28 settembre 2005 in cui si può notare
la mia idea di trasmissione televisiva,
di cui ho detto al punto E, che è
sembrata trovare, a mio avviso, una
qualche attuazione, anni dopo, in una
bella e riuscita trasmissione del 2011
(nb a differenza dell'icona, che ho riportato
sotto, la versione a grandezza naturale che
si aprirà cliccando sopra l'icona stessa
mostrerà solo la parte d'interesse, mentre
le altre parti, poichè si riferiscono ad
altre tematiche, le ho oscurate)
segue il link ad una mia autentica del
giugno 2008 in cui facevo riferimento
ai concetti (misuratori): che denominai:
Affidometro e Realizzometro di
cui ho parlato al punto f.
seguono i links ad un articolo che
fa riferimento al c.d. facts checking
(controllo della veridicità delle
informazioni fornite da politici
durante una trasmissione) impiegato
per la prima volta da una nota
emittente televisiva, oltre quattro
anni dopo, nel novembre 2012.
segue il link ad una mia autentica
in cui si può notare, a metà pagina,
tra parentesi rosse, la descrizione
della mia soluzione di cui ho detto
al punto g (la parte censurata si
riferisce a soluzioni che tratterò
in altro settore del sito
o in altra occasione)
seguono due links ad articoli
che collocano temporalmente
l'introduzione del servizio Skygo
segue il link ad una mia autentica
in cui si può notare, a metà pagina,
la descrizione della mia soluzione
di cui ho detto al punto h, riguardante
l'elezione, da parte degli abbonati,
del Presidente della Rai, in sede di
rinnovo del canone mediante bollettino
segue il link ad un articolo, che
ho citato nella parte descrittiva,
inerente una successiva intervista
ad un ex presidente Rai, in cui
questo suggerì una soluzione per
certi versi simile a quella mia
precedente, che ho appena
ricordato sopra.
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